sabato 2 maggio 2020

TCS New York Marathon 2019. L'incontro con gli atleti



Riprendiamo il nostro racconto sull'ultima edizione della Maratona di New York riportandovi come promesso le sensazioni e testimonianze dei nostri atleti impegnati nella corsa.



“L’organizzazione della gara è sicuramente di altissimo livello e si nota la grande esperienza maturata negli anni. Ogni dettaglio è curato e permette a tutti i corridori di trovarsi con facilità e di svolgere tutte le attività pre e post gara senza alcun intoppo ed affanno e questo aiuta moto anche psicologicamente. Inoltre tutte le operazioni sono sempre svolte in sicurezza con la constante presenza delle forze dell’ordine a tutelare la salvaguardia degli atleti e spettatori”. In merito al percorso, riportiamo alcune considerazioni dei nostri corridori: “ Partire dal ponte di Verrazzano e vedere alla tua sinistra Manhattan che pian piano si illumina della luce dell’alba ti dà già una spinta notevole perché la vista d’occhio è decisamente unica! Ma la cosa che più ti impressiona ed anche che più ti aiuta, è sicuramente la presenza ai lati della strada di un pubblico a dir poco fantastico. Dal 2° chilometro, appena scesi dal ponte di Verazzano sino praticamente alla fine (con l’unica eccezione del ponte di Queensboro per ragioni di sicurezza) il tifo di milioni di persone ti accompagna costantemente. E non è solo un tifo di incoraggiamento. Mentre corri senti che queste persone che spesso puoi riconoscere come normali cittadini newyorkesi, soprattutto nei quartieri di Brooklin e Queens, riconoscono la fatica che puoi fare e la preparazione che hai seguito per essere lì e ti tributano.
Sembrano essere loro a ringraziare te che corri e non tu che ringrazi loro per essere lì a sostenerti. Il tutto attraverso un tifo che si fa sentire sopra ogni cosa e che, letteralmente, ti spinge passo dopo passo verso il traguardo facendoti dimenticare la fatica e trovando le forze necessarie per continuare con il tuo ritmo verso la finish line.” Queste sensazioni le abbiamo registrate praticamente da tutti i partecipanti alla maratona dimostrando quanto sia importante la partecipazione del pubblico agli eventi sportivi. “ L’arrivo, dopo i famosi 42.195 metri, tra due ali di pubblico festanti in una cornice come quella del Central Park ti ripaga di tutto e quando ti mettono la medaglia al collo le emozioni sono così tante e così forti da essere indescrivibili”. 
Tutto questo rimane sicuramente in maniera indelebile nella memoria di chi la maratona la corre ma anche di chi assiste al passaggio dei corridori. 
Abbiamo voluto chiedere agli atleti che hanno partecipato alla Maratona di New York le loro impressioni in merito.
Iniziamo oggi con il riportare quanto ci ha raccontato Marianna, che ha chiuso la Maratona di New York con il tempo di 3:54:37. 

Atletica Mottense: “Da quanto corri?” 
Marianna: “Da circa 15 anni”

AM: “Quante maratone hai corso nella tua vita?”
M: “In totale 4”

AM: “Quale è stata la più bella?”
M: “New York, senza ombra di dubbio!”

AM: “Perchè?”
M: “Come prima cosa per il tifo! Ho scoperto che è il tifo ai lati della strada che ti spinge, ti sostiene e che ti fa correre. Ogni volta che ci penso mi viene la pelle d’oca.. Poi a New York ho veramente vissuto un susseguirsi di emozioni continue. Dalla preoccupazione e leggera ansia prima della partenza alla felicità ed al sorriso. Inoltre, a differenza di altre gare da me svolte, ho sentito la voglia di finire la gara solo agli ultimi due chilometri. Prima di quel finale ho potuto godermi la corsa come non mai ed ancora una volta l’incitamento del pubblico è stato incredibile. Poi sono riuscita a godermi uno spettacolo decisamente unico per il panorama offerto. Devo inoltre sottolineare che l’organizzazione della corsa è il top! Io sono una persona leggermente ansiosa ed, ad esempio, nella zona di partenza ho ricevuto tutte le informazioni necessarie per essere pronta nella giusta gabbia e nei tempi corretti da persone molto professionali, calme, disponibili e preparate. Anche questo aiuta a metterti nella giusta condizione per affrontare la gara.”

AM: “C’è qualcosa che non ti è piaciuto?”
M: “Ora come ora, se c’era non me lo ricordo più…”

AM: “La rifaresti?”
M: “100 volte!”

AM: “Alcune tue considerazioni finali”
M:”Mi sento di consigliare a tutti di cercare di riuscire a praticare un’attività fisica. A me piace correre anche perché mi rende felice e mi permette di conoscere un sacco di gente con la stessa passione anche partecipando alle varie corse domenicali ma penso che tutti gli sport possano portare queste felicità. E mi sento di augurarlo a tutti.”

AM: “Cosa consiglieresti a chi ha iniziato a correre da poco?”

M: “…di iniziare a prepararsi per la New York Marathon! So che è anche impegnativa a livello economico, ma vi posso assicurare che ne vale veramente la pena!”

Marianna in dirittura d'arrivo


La sera della Maratona con la meritata medaglia


Nel prossimo post vi racconteremo ancora alcune testimonianze. Seguiteci.

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